3829 recensioni a vostra disposizione!
   
 

LA CASA DEGLI SPIRITI (LA)
THE HOUSE OF THE SPIRITS
Film con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggio
  Stampa questa scheda Data della recensione: 13 febbraio 1994
 
di Bille August, con Jeremy Irons, Meryl Streep, Glenn Close, Winona Ryder, Antonio Banderas (Germania - Italia, 1993)
 
"Del testo giustamente celebrato di Isabella Allende si disse, tra l'altro, che rivisitava un secolo di America Latina attraverso due elementi: le donne, e la magia. Il regista danese Bille August (le due più assurde Palme d'Oro di Cannes: nell'88 con PELLE ALLA CONQUISTA DEL MONDO, e nel 92 per CON LE MIGLIORI INTENZIONI) è uno che le cose ama prenderle alla lettera. Di donne ne impiega a profusione: Meryl Streep a diciott'anni (...) e fin sui settanta, Glenn Close a partire dai trenta, non-stop fino alla tomba, Winona Ryder da bebè a maschietta contemporanea con connotazioni più o meno sexy. In quanto alla magia, nessun problema: avendo frequentato come sappiamo Bergman, levitazioni e fantasmi che il divino Ingmar rispolverava dalla fulgida tradizione nordica, vengono qui riproposte con spudorata disinvoltura.

Prendere le cose alla lettera può anche costituire un sistema cinematografico come un altro. Ad una condizione: che la lettera sia più che nobile.

Così succedeva ai tempi della già citata ed usurpata Palma: CON LE MIGLIORI INTENZIONI si costruiva su una sceneggiatura splendida, quella di Bergman. Che non solo tratteggiava psicologie perfette, sconvolgenti stati d'animo, coinvolgenti progressioni drammatiche: ma apriva il proprio dramma personale, e quello della sua famiglia a tutta una generazione, una società condizionata dalla segregazione classista.

Qui, la sceneggiatura Bille August se l'è costruita - ahimè - da solo: e, complici e misfatti di una produzione inutilmente milionaria, conduce al massacro il grande testo di Isabella Allende.

Dai pionieri dell'inizio, ai dittatori di fine secolo è tutta una scorciatoia di significati storici, risvolti psicologici e ripercussioni politiche il più possibile approssimativi, quelle che si prende il nostro August. Come succede quando la barca va a fondo, scappano i topi: Jeremy Irons sembra sbarcato dalla luna, prima da giovane virile a piccozzare oro, poi da hidalgo cattivissimo a prendere a calci i soliti, onestissimi peones; infine, come non bastasse, da vecchio politico reazionario, con il cotone nelle guance per esigenze generazionali. Mentre la Streep arrossisce virginalmente, Glenn Close metafisicizza in nero come Strindberg insegna; e Winona Ryder sbarca dagli USA anni novanta apportatrice, come s'usa, d'una ventata di modernismo.

Lui, l'August, sembra in altre faccende di controluci, tramonti e nebbioline varie affaccendato: l'accademia, ma delle telenovelas."


   Il film in Internet (Google)

Per informazioni o commenti: info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch

 
Elenco in ordine


Ricerca






capolavoro


da vedere assolutamente


da vedere


da vedere eventualmente


da evitare

© Copyright Fabio Fumagalli 2024 
P NON DEFINITO  Modifica la scheda